Indovinello

“non credevo di dovermi togliere le scarpe”

Questa frase l’ho sentita ieri sera a:

1. corso di inglese

2. corso di riflessologia plantare

3. corso di cucina spagnola

14 Comments »

  1. 1
    adblues Says:

    Voto per la 2!

    —Alex

  2. 2
    manulea Says:

    Corso di cucina spagnola.
    metti mai che per imparare a cucinare una paella decente occorra flamencheggiare a piedi nudi sul pavimento?

  3. 3
    zdora Says:

    non ci posso credere. sapevo che agli inglesi piace star scalzi, ma che per imparare bisognasse immedesimarsi così…suvvia, esagerati!

  4. 4
    LaVale Says:

    come hai fatto ad incontrare la mia collega ?!

  5. 5
    Michela Says:

    …ma perchè era primo aprile….
    no?
    No, eh?

  6. 6
    Rob Says:

    Era peggio se la sentivi durante una serata scopereccia, però…

  7. 7
    verypipuffa Says:

    @Ad: la conosci?
    @Manu: fuochino, ma non di fornello
    @Zdora: ah… gli inglesi scalzi… e magari anche nudi…
    @LaVale: °_°
    @Michelina: direi che no!
    @Rob: niente scarpe, but you can leave your hat on! 😉

  8. 8
    adblues Says:

    Pipù, sò cos’è e francamente nutro moltissimi dubbi sulla sua effettiva efficacia.
    In ogni caso non l’ho mai provata e non la proverò mai non tanto perchè non ci credo ma soprattutto perchè soffro il solletico in modo tremendo e se qualcuno tenta anche minimamente di sfiorarmi i piedi o altra zona sensibile io scatto come una molla e mi conficco con la testa nel soffitto…

    Guarda, sono molto scettico sulla possibilità che agendo su un ben preciso punto del piede si possa per esempio far passare una gastrite, certo è che un buon massaggio scatena uan serie di endorfine che non possono far altro che provocare una sensazione di benessere e quindi alleviare un sacco di patologie psicosomatiche.
    Quindi, se deve essere una bella tecnica di rilassamento, ben venga ma guai a pensare di poterla usare per guarire da malattie “vere”…

    In questi casi c’è sempre il rischio che qualcuno dia più retta alle cosiddette “medicine alternative” che ai metodi tradizionali e ben collaudati… Poi dopo, qualcuno che poteva essere salvato, invece muore.

    —Alex

  9. 9
    verypipuffa Says:

    Ad: ho imparato a conoscere le tue conoscenze “tecniche e scientifiche” ma non capisco questa sparata.
    Qui non si tratta di palline lavabucato, certe tecniche, chiamarle medicine è impreciso, che tu chiami alternative sono di un paio di millenni più vecchie della “medicina tradizionale allopatica”. Chi si rivolge alla riflessologia, così come a tutte le altre forme di massaggio o tecnica chiamiamola “naturale” lo fa generalmente all’interno di un percorso complesso di ricerca di “benessere” interiore in senso lato. Qualunque operatore SERIO ti dirà subito che non si cura una gastrite con un massaggio. Il fine è il curare, ma soprattutto il PREVENIRE i disturbi psicosomatici, come rilevi anche tu.

  10. 10
    adblues Says:

    Pipù, mi pare siamo in perfetta sintonia allora!

    —Alex

  11. 11

    OT: C’è un piccolo premio per te!

  12. 12
    Francesco Says:

    2.b. sala d’attesa di un callista 😀

  13. 13
    stefafra Says:

    Ad, hai ragione, ma come dicono quelli di Boots (nota drogheria albionica) quando ti vendono gli zuccherini magici (omeopatici) “c’é mercato, e noi seguiamo la richiesta”.
    Finché non le devono pagare la mutua, o la cassa malati, o l’NHS, bisogna tollerare certe cose, forse. Basta che non tentino di passartele per medicina “alternativa” o “naturale”, che mi girano.

    Le endorfine ognuno se le coltiva come puó, chi corre, chi pedala, chi salta col paracadute. Ieri sera ho provato il tiro con l’arco la prima volta e funziona pure lui, dopo 2 ore a tirare frecce a un bersaglio ero su una nuvoletta felice.

  14. 14

    Thanks for sharing your thoughts about healthy lifestyle.
    Regards


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